Look Teal and Orange: Cos’è e Come Crearlo
In questo articolo di valore ti parlerò di come il look Teal and Orange sia diventato un pilastro nel color grading del cinema moderno.
Che tu stia lavorando su Premiere Pro, Final Cut , DaVinci Resolve o qualsiasi altro software, il teal and orange è un look che hai sicuramente cercato di replicare più e più volte.
Teal and Orange: Cos’è?
Il look "Teal and Orange" è diventato un pilastro del cinema moderno, grazie alla sua capacità unica di creare un senso di profondità e interesse visivo.
Questa tecnica di color grading, che combina le tonalità del verde acqua (teal) e dell'arancione (orange) per creare contrasto e profondità, è stata resa popolare dai film degli anni 2000 e da allora è diventata una tecnica ampiamente utilizzata nell'industria cinematografica.
Le origini del look Teal and Orange possono essere fatte risalire al lavoro del famoso colorist della Company 3, Stefan Sonnenfeld.
Sonnenfeld ha infatti inventato questo look per il film "Bad Boys II" di Michael Bay del 2003.
La tecnica è stata inizialmente sviluppata per rendere più vivace e colorata l'ambientazione di Miami e per dare al film uno stile visivo distinto.
Il successo di "Bad Boys II" ha contribuito a rendere popolare il look Teal and Orange, che è diventato rapidamente una tecnica di riferimento per molti registi e colorist che desiderano creare uno stile visivo distinto per i loro film.
Cosa lo rende così unico? Perchè funziona così bene?
Dal mio punto di vista, il look teal and orange funziona per 2 principali motivi: interazione tra i colori e contrasto caldo/freddo.
Ciò che rende il look Teal and Orange così unico è il modo in cui utilizza il colore per creare contrasto e profondità.
Le tonalità di verde acqua e arancione, sono opposte sulla ruota dei colori e creano un forte contrasto quando vengono utilizzate insieme. Questo contrasto contribuisce a creare un senso di profondità e interesse visivo, attirando l'occhio dell'osservatore nella scena.
Inoltre, questi colori lavorano in armonia quando vengono utilizzati sui toni della pelle, non li sbiadiscono e danno una sensazione calda, solare e invitante.
È interessante notare che anche il famoso pittore Van Gogh ha utilizzato uno schema di colori simile nei suoi dipinti.
Ad esempio, Notte stellata (1889) è un chiaro esempio dell'uso di colori complementari, verde acqua e arancione, per creare profondità.
Color Grading e Colori Complementari
I colori complementari sono colori opposti sulla ruota dei colori.
Quando vengono utilizzati insieme, creano un netto contrasto che può essere molto suggestivo e visivamente interessante.
Nell'arte e nel cinema, l'uso dei colori complementari può essere utilizzato per creare un senso di profondità, contrasto e interesse visivo in una scena.
Gli schemi di colori complementari sono stati utilizzati nell'arte e nel design per secoli. In pittura, ad esempio, gli artisti usano spesso i colori complementari per creare contrasto e profondità nelle loro opere.
Quando due colori complementari sono utilizzati in stretta vicinanza, i contrasti tra loro possono far apparire ciascun colore più vibrante e intenso. Questo può contribuire a creare un senso di profondità e tridimensionalità nel dipinto.
Nel cinema, l'uso dei colori complementari è spesso utilizzato per creare un senso di umore, atmosfera ed emozione.
Può servire a far sembrare una scena più vibrante, potente o tranquilla, a seconda dei colori utilizzati.
Nel color grading, i colorist utilizzano spesso i colori complementari per creare contrasto e profondità in una scena.
Come ho già detto in precedenza, il look Teal and Orange è un esempio di questo tipo: il verde acqua viene utilizzato per creare un senso di profondità e tridimensionalità, mentre le tonalità arancioni contribuiscono a creare un senso di calore ed energia.
Inoltre, i colori complementari hanno la capacità unica di far apparire gli oggetti più vicini o più lontani.
Ciò è dovuto al modo in cui i nostri occhi percepiscono i colori: i colori caldi (come l'arancione o il giallo) sembrano venire in avanti, mentre i colori freddi (come il blu o il verde) si ritirano sullo sfondo.
Oltre a creare profondità in una scena, questo può essere utilizzato per creare un senso di movimento o per guidare l'occhio dello spettatore verso una parte specifica dell'inquadratura.
Il look Teal and Orange è anche piacevole per gli occhi perché imita il modo in cui i nostri occhi percepiscono naturalmente i colori.
L'occhio umano è più sensibile alla luce blu, quindi le tonalità verdi contribuiscono a creare un senso di profondità e tridimensionalità, mentre le tonalità arancioni contribuiscono a creare un senso di calore ed energia.
In post-produzione, i colorist utilizzano spesso una combinazione di software di correzione del colore e di LUT (look up tables) per ottenere il look teal and orange.
Le LUT sono insiemi predefiniti di regolazioni del colore che possono essere applicate a un film o a un video per ottenere un determinato aspetto. I coloristi possono utilizzare le LUT per ottenere il look "Teal and Orange" in modo più rapido.
Un aspetto importante da considerare è che il look "Teal and Orange" si ottiene spesso già sul set, in fase di ripresa, selezionando con cura i costumi e le location giuste per creare la tavolozza di colori desiderata.
È importante notare che il look "Teal and Orange" non è universalmente apprezzato: alcuni pensano che sia abusato e spesso lo trovano eccessivamente stilizzato, distraente e meno realistico.
Capire quando usare questo look
Per quanto sia un look che funziona davvero molto bene, bisogna capire quando è opportuno utilizzarlo e quando no.
Il look teal and orange, ad esempio, è molto utilizzato nei film d’azione.
Se hai girato un documentario naturalistico, il teal and orange è sicuramente un look poco adatto in quanto andrà a snaturare completamente la natura del tuo progetto.
E’ quindi compito del colorist far capire al cliente come mai un look del genere non funzionerebbe ed indirizzarlo verso un look che si presti meglio alla natura di quel determinato progetto.
Ti basterà dare un’occhiata ai miei lavori per capire come, la maggior parte dei progetti tenda a “respirare meglio” senza la presenza di un look così definito e, spesso, aggressivo.
Ha stancato?
Dal mio personale punto di vista: si, ha stancato.
Credo che questo look sia stato un po’ troppo abusato nel corso degli anni e abbia limitato anche molti progetti da un punto di vista creativo.
In che senso?
Credo che per molto tempo il look teal and orange sia stato visto come il look “sicuro” sul quale puntare, senza neanche considerare altre opzioni.
Probabilmente, molti progetti avrebbero potuto avere dei look molto più interessanti e ricercati se non si fosse puntato da subito tutto sul teal and orange.
Io, ad esempio, cerco di raccogliere più informazioni possibili dai miei clienti.
Questo mi permette di comprendere a pieno la loro visione e proporre diverse bozze di look tra le quali scegliere.
Una volta selezionata la bozza del look che più si avvicina alla loro visione, si potrà successivamente procedere con la piena personalizzazione del look in base alle loro eventuali richieste.
Se il tuo progetto ha bisogno di color correction/color grading, dai un’occhiata alla pagina dei miei servizi o contattami per scoprire come posso aiutarti.
Conclusioni:
1. Quando si parla di color grading, ricorda che il teal and orange è soltanto uno dei tanti look che un colorist può andare a ricreare e non è detto che funzioni sul tuo progetto.
2. Se sei indeciso sul look da scegliere per il tuo progetto, parlane con il colorist.
Spero che questo articolo ti sia stato utile per capire quali sono gli elementi principali che permettono al look teal and orange di funzionare così bene.
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