Color Correction: Non Commettere questo errore!

 
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Quando si parla di color correction e color grading con DaVinci Resolve, tutti credono che si possano solamente commettere errori tecnico-artistici.

In questo articolo invece, ti andrò a parlare di uno degli errori più grandi che un digital colorist professionista possa fare: Credere che il progetto sia suo!

Perchè dico questo?

Mi capita di notare sempre più spesso come alcuni colorist, dopo aver sviluppato un loro stile personale, cerchino di riprodurlo ed imporlo su ogni singolo progetto. Quasi come se fosse un marchio di fabbrica.

Penso che sviluppare un proprio stile personale sia davvero importante per un colorist. 

Al contrario, penso che cercare di riprodurre quel determinato stile su ogni singolo progetto che ti capita sotto le mani, sia la cosa più sbagliata sulla faccia della terra, specialmente se per farlo cerchi di far prevalere a tutti i costi la tua visione su quella del dop e del regista.

Pensaci bene: il colorist è l’ultimo anello di una catena lunghissima.

Hai idea di quanto lavoro ci sia dietro ad un progetto cinematografico e di quanti reparti siano stati coinvolti? 

Pensa a cosa succederebbe se ogni reparto cercasse di replicare lo stesso stile ogni volta.

Esatto, gireremmo lo stesso film all'infinito.

Quindi, perchè cercare di appiattire tutte quelle sfumature che rendono un progetto unico utilizzando sempre lo stesso stile?

Voglio raccontarti una cosa...

Dove vivevo da bambino, c’era una pasticceria con una selezione di dolci pressoché infinita. 

Avevano dolci di ogni gusto, forma e dimensione. 

Ricordo ancora la mia espressione dopo averli assaggiati: avevano tutti lo stesso dannato sapore!

Cosa voglio dire?

Non diventare quella pasticceria!

Non puoi trattare allo stesso modo 10 storie completamente diverse. 

Credo fermamente che la color correction ed il color grading non siano altro che un'estensione di quanto sia stato già fatto sul set. 

Il colorist deve essere al servizio del progetto, cercando di capire a pieno la visione del dop e del regista e riprodurla al meglio al fine di migliorare la storia che stanno cercando di raccontare.

Se il look che ha in mente il regista è moderno, molto contrastato e saturo, non ha senso cercare di imporre il tuo look desaturato, con contrasti molto morbidi e grana 16mm soltanto perchè quello è il tuo stile, la tua “firma”.

Non ti nascondo che, quando un cliente arriva in studio e mi dice “fai tu”, il mio stile è la prima cosa a cui penso.

Voglio essere onesto con te: nove volte su dieci decido di non utilizzarlo comunque perchè mi rendo contro che non aiuterebbe a raccontare al meglio quella determinata storia.

I miei clienti ormai sanno che tratterò il loro progetto in maniera oggettiva e sarò uno strumento in più nelle loro mani, non un ostacolo.

Conclusioni

La prossima volta che cercherai di imporre il tuo stile, ricorda queste tre cose:

1 - Il progetto non è tuo, è del cliente.

2 - Sei un’artista , non una catena di produzione. 

3 - Non diventare quella pasticceria ;)

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Maurizio Mercorella

Freelance Digital Colorist based in Italy, available worldwide via Remote Grading.

https://www.mauriziomercorella.com
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