Interfacciarsi con un Digital Colorist: 7 Cose che Devi Sapere!
Il tuo progetto ha bisogno di color correction/color grading ma non hai mai lavorato con un colorist?
Ti piacerebbe capire come interfacciarti e lavorare con un colorist per affrontare al meglio questo importantissimo passaggio della post-produzione video?
Se la risposta è si, perfetto!
Prima di iniziare, ricorda una cosa: Siamo tutti esseri umani. Non aver paura di sbagliare!
Ecco quindi 7 consigli utili per arrivare in sala color preparati:
1. Immagine bloccata
Assicurati di arrivare in sala color con il consenso di tutti e la certezza che l’immagine di quel progetto sia bloccata.
“Immagine bloccata” vuol dire che il video che stai consegnando al colorist non subirà più nessuna modifica.
Lavorare su un progetto che potrebbe cambiare in corso d’opera vuol dire soltanto una cosa: costi aggiuntivi.
Immagina di voler aggiungere o sostituire 4-5 clip qualche giorno dopo che il tuo progetto è stato colorato.
Il colorist ti farà pagare il tempo necessario per rimettere le mani sul progetto e colorare le 4-5 clip aggiuntive.
Inoltre, è molto probabile che queste modifiche vadano a coinvolgere anche altri reparti come vfx, audio, etc.
2. Preparazione ed organizzazione dei file
Segui le istruzioni che ti darà il colorist sull’invio dei materiali e crea una struttura di cartelle ben organizzata ed intuitiva.
Sembra una cosa davvero scontata da dire ma, a volte, capita di ricevere cartelle molto disorganizzate.
3. Conosci il tuo software
A volte, per esigenze di workflow, ti verrà richiesto di esportare file come XML, AAF oppure di eseguire un export utilizzando specifici wrapper o codec.
Sono dei processi davvero molto basici eppure capita spesso di ritrovarsi davanti a professionisti che non sono in grado di portarli a termine senza l’assistenza del colorist.
4. Scelta delle reference
Nel 99% dei casi, il colorist ti chiederà delle immagini/video reference per capire quale look ti piacerebbe ottenere.
Assicurati di scegliere delle referenze attinenti che si adattino bene a quello che hai girato.
La soluzione migliore è sicuramente quella di scegliere le reference prima di girare e quindi girare tenendo a mente tutte le stills di reference che ti eri preparato.
Una volta, per un videoclip girato interamente di notte, mi sono state fornite come reference delle immagini tratte da un video girato in una giornata super soleggiata!
5. Look bloccato
Se non hai la più pallida idea di che look dare al tuo progetto, Il colorist ti proporrà diversi look tra cui scegliere.
Prenditi tutto il tempo necessario per scegliere bene il look da dare al tuo progetto.
Una volta scelto, assicurati di non cambiare idea in corso d’opera.
Cambiare idea ti farà soltanto perdere tempo e budget.
6. Comunicazione
A volte la comunicazione può essere un problema e sai cosa? Non è colpa di nessuno!
Quella che per te è una giornata molto soleggiata, a me potrà sembrare poco soleggiata.
Quello che per te è poco saturo, a me potrà sembrare fin troppo saturo.
Altre volte invece, avrai semplicemente difficoltà ad esprimere tecnicamente un concetto.
Assicurati di comunicare il più possibile utilizzando delle immagini.
Se hai difficoltà ad esprimere un concetto, mostra le reference che hai al colorist.
Quando comunichi con le immagini, è praticamente impossibile capirsi male.
7. Aspettative
Assicurati che le tue aspettative siano basate sulla qualità delle riprese che hai fornito e sul budget che hai a disposizione.
Se hai girato un film da Hollywood, aspettati un film da Hollywood.
Se tutto quello che hai fatto è stato filmare una barchetta di carta su una pozzanghera, non aspettarti il prossimo Titanic.
Conclusioni
Spero che quest’articolo ti sia stato d’aiuto per capire come interfacciarti al meglio con un digital colorist ed affrontare questa importantissima fase della post-produzione video con più serenità!
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